mercoledì 12 febbraio 2014

Calici, pastori e bambinelli storici: caccia aperta al Lupin delle chiese

Raffica di colpi nelle parrocchie, 3 assalti nel giro di pochi giorni Sconcerto e rabbia fra i fedeli: partono le indagini dei militari 

Fonte: Josè Astarita da Metropolis 

Vico Equense - La caccia all’«Arsenio Lupin» delle chiese è ufficialmente partita. Un’inchiesta portata avanti dai carabinieri di Vico Equense che stanno lavorando sodo da giorni per chiudere al più presto il cerchio e arrestare finalmente il ladro. Almeno tre raid quelli emersi negli ultimi giorni. E tutti messi a segno presumibilmente dallo stesso autore. Massimo riserbo sull’indagine che, sia chiaro, si presenta abbastanza delicata. La sensazione, comunque, è che la svolta sia quasi dietro l’angolo. C’è più di una traccia lasciata dal malvivente che potrebbe avere i giorni contati. Non solo furti negli appartamenti. Non solo automobili e scooter spariti nel nulla. I ladri, ormai, non hanno scrupoli. E vanno anche all’assalto degli oggetti preziosi custoditi nelle chiese della penisola sorrentina. In particolare a Vico Equense. L’ultimo colpo - per fortuna sventato - c’è stato nella frazione collinare di Bonea. Il ladro è piombato nella chiesa di San Giovanni Battista sfruttando un ingresso laterale. In pochi istanti ha raggiunto la sagrestia ed è andato a caccia del bottino. Non ha avuto timori né troppi dubbi. Probabilmente sapeva bene dove dirigersi. Ha subito notato che in una cristalliera c’erano in bella mostra due calici d’argento. E ha provato a portarli via. In quel momento, però, è stato scoperto da una persona che aveva un appuntamento con il parroco. Il ladro ha «dovuto » fare dietrofront ed è immediatamente scappato. Una disperata fuga a piedi, fra i vicoletti della frazione collinare. L’hanno inseguito a lungo anche alcuni passanti, senza successo. Poche ore dopo, è partita la denuncia ai carabinieri dal sacerdote don Pasquale Vanacore. Stando alle indicazioni del testimone che ha scongiurato il colpo alla chiesa di San Giovanni Battista, il ladro è un uomo alto, claudicante e anche un po’ stempiato. Elementi chiave per i carabinieri di Vico Equense che si sono attivati per risalire all’identità del malvivente e braccarlo definitivamente. Gli investigatori sono ormai certi che lo stesso uomo sia l’autore di altri raid nelle chiese di Vico Equense. Probabile che sia originario della penisola sorrentina e che conosca molto bene, nei dettagli, le abitudini dei parroci di Vico Equense.
 
Sì, perché nel furto fallito alla chiesa di San Giovanni Battista di Bonea, l’uomo è entrato in azione in un momento propizio, ovvero quando non era in funzione l’allarme interno. Non solo: è piombato direttamente in sagrestia. Segnale che induce a pensare che sapeva già cosa rubare, ovvero i calici d’argento. La notizia del tentato furto ha immediatamente fatto il giro di Vico Equense. Fedeli attoniti e allarme sicurezza che torna a essere rilanciato. Quello di Bonea non è l’unico raid nelle chiese di Vico Equense. Nel corso delle festività natalizie, prima dell’Epifania, nella chiesa di San Renato a Moiano furono rubati due preziosi bambinelli. Senza dimenticare il raid concluso con successo al convento dei Frati Minimi di San Vito dove vennero sottratti ben otto pastori napoletani risalenti all’Ottocento.

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