Nell'isola superaffollata dai turisti "mordi e fuggi", i costi degli stabilimenti balneari esplodono ed è obbligatorio anche consumare il pranzo. E nei B& b una camera fino a 500 euro a nottedi Pasquale Raicaldo La Repubblica Napoli
Cara Capri, quanto ci costi? Cronaca di una domenica bestiale, l'ultima di agosto: l'isola azzurra stritolata dal turismo mordi e fuggi, che ha indotto i residenti a una disperata lettera aperta, rivela un altro volto, quello di una meta assai poco accessibile per i vacanzieri costretti, come larga parte degli italiani, a tenere d'occhio il portafogli. In aliscafo, dal Beverello, in prevendita il preventivo è di 99 euro in due. Non pochi, non per un'isola così vicina alla terraferma. Tant'è, ne varrà la pena: il mare azzurro, il jet- set internazionale (vero, Jennifer Lopez e Jeff Bezos?), un selfie davanti ai Faraglioni. E poi, questa non è l'estate dei rincari diffusi? L'idea è di qualche ora di relax al mare. Ipotesi numero 1: Da " Luigi ai Faraglioni", versante sud dell'isola. Ci lasciamo sedurre dal claim: "tappa obbligatoria se vuoi vivere l'essenza dell'estate caprese". Ma è un obbligo che costa, e molto: 100 euro a persona per l'ingresso con lettino o sdraio, 15 euro in più per un ombrellone, 20 per la cabina. E c'è anche un comodo servizio barca da Marina Piccola che parte dal molo della " Canzone del Mare", basta chiederlo. Altri 14 euro. Ci spiegano che in realtà i 100 euro per l'ingresso ne includono 55 da utilizzare al ristorante.
Come a dire: mangi da noi, naturalmente. Ci chiediamo: basta quel "bonus" o è una potenziale trappola? Le clausole, poi: in caso di cancellazione tardiva o no-show verrà trattenuto l'importo di 80 a persona a titolo di penale; il cliente è soggetto a penali in caso di pioggia. Avremo scelto una location troppo esclusiva? Proviamo con il "Beach Club La Fontelina", dove "l'ospite è sacro e il sorriso sincero". E "tutti, principi regnati e zingari delle isole, sono i benvenuti". I benvenuti però non devono badare al risparmio: 40 euro a persona per l'ingresso con spogliatoio, doccia, materassino o sedia a sdraio, ma con questo solleone l'ombrellone (20 euro) non è un optional. Saremmo a 100 euro, una postilla non ci sfugge: il posto spiaggia è subordinato alla prenotazione del ristorante. E in grassetto: non è possibile prenotare solo il posto in spiaggia. Versante sud- ovest, dell'isola, Punta Carena, " Lido del Faro": da qui il tramonto è una poesia. Ma una poesia non a tutti accessibile. L'ingresso costa 200 euro in due (240 se vogliamo optare per la zona viola, che promette di essere ancora più esclusiva), con il lettino stavolta c'è anche l'ombrellone e l'uso delle piscine. Bisogna prenotare almeno un giorno prima, anche in questo caso nel ticket c'è il singolare "credito" di 50 euro da utilizzare al ristorante o bar. E insomma una giornata di mare a Capri, per una coppia, costa non meno di 250 euro. Figurarsi per una famiglia. E le spiagge libere? Poche e prese d'assalto. Marina Grande, a pochi metri dal porto, ha acqua cristallina ma esonda di bagnanti e trolley, un'orda di turisti che fanno un pit- stop per rinfrescarsi. E se lo fanno bastare. Eccolo, il paradosso: da un lato l'overtourism, dall'altro il turismo per ricchi. «Il punto è che Capri non è solo di chi ha il portafogli gonfio, ma di tutti», tuona Teodorico Boniello, presidente della sezione caprese dell'Unione Nazionale dei Consumatori. «Bisognerebbe garantire una maggiore fruibilità degli spazi pubblici, le spiagge libere sono troppo poche. E insieme al turista medio a pagarne le conseguenze sono anche gli isolani, che hanno sempre più difficoltà ad andare al mare o al ristorante, ma anche a fare la spesa al supermercato. Noi residenti non possiamo essere considerati alla stregua dei ricconi che frequentano l'isola". E dunque sul piede di guerra ci sono anche gli isolani, non è (solo) questione di turisti dalla spesa meno facile. «I prezzi sono una questione di allineamento tra domanda e offerta: quest'anno i ristoranti hanno più clienti che coperti, il caro vita fa il resto» , prova a minimizzare il presidente degli albergatori, Lorenzo Coppola. Che però deve fare i conti con l'esplosione di affittacamere e dei b& b: un business da cifre blu, per i proprietari. «Anche a settembre, si arriva a pagare fino a 500 euro per una notte » , denuncia Boniello. E ancora: costa 2,40 euro il biglietto del bus, in funicolare ticket anche per un bagaglio, un passeggino o un cane. Molto cari anche i taxi: da Marina Grande al centro difficile pagare meno di 20 euro. Per una cena al chiaro di luna si va dai 130 euro a persona del gourmet "Mammà" ai 265 de " L'Olivo". Costano anche gli snack: due bibite e due toast in via Camerelle, 46 euro; 4 euro la mezza minerale, 8 euro una granita.
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