Vico Equense - Giancarlo Gargiulo (foto) gestisce la pizzeria Tigabelas nella piazzetta della marina d’Aequa da circa dieci anni. Imprenditore attento e lungimirante, sempre disponibile alle esigenze del cliente, ha sempre creduto nel valore del territorio e della sua gente. Nel corso degli anni è riuscito a dimostrare un alto senso di professionalità, impegnandosi con costanza e competenza. E i frutti si vedono: a settembre comincerà una nuova avventura nel centro di Vico, ingrandendo così l’offerta ristorativa e quella occupazionale della città. 18 le persone del suo staff, di cui 17 vicani, così come tutti i fornitori. Tigabelas, nella piazza del borgo marinaro è aperta tutto l’anno e qui i clienti trovano un ambiente tranquillo, familiare e accogliente, nella massima semplicità e professionalità. C'è, però, una domanda che assilla Gargiulo. “Cosa vogliamo alla marina d’Aequa: serenità e lavoro tutto l’anno, o baldoria per due mesi?” Un interrogativo che nasce da un'urgenza di chiarezza, poiché nel piccolo borgo sta prendendo sempre di più piede un nuovo indirizzo imprenditoriale, fatto di american bar con dj e musica a tutto volume. “Una circostanza questa che altera il punto di equilibrio che nel corso degli anni si è realizzato, all'insegna del sano divertimento, del relax e della tranquillità – sostiene l’imprenditore -. Una condizione da garantire agli avventori dei locali ed agli ospiti delle strutture ricettive. L'altro giorno diversi clienti hanno deciso di andar via per la musica ad alto volume che impediva loro di parlare. Questa impostazione non è in linea con i canoni che, fino ad oggi, gli operatori del borgo si sono dati di comune accordo e che ha consentito di ampliare l'attrattività della marina e la sua offerta che incontra sempre più il favore di residenti e turisti.” L’imprenditore tira in ballo anche la politica e l’amministrazione comunale “il convitato di pietra di questa vicenda.” “È il comune che deve esprimersi e dire se un certo uso della musica è legittimo e cosa vuole che sia la marina di Seiano: un posto dove si fa baldoria due mesi all’anno e poi chi si è visto, si è visto, oppure un luogo dove si lavora in serenità per l’intero anno? Ci facciano sapere.”
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