martedì 1 agosto 2023

Penisola sorrentina. Il nuovo ospedale fa litigare i sindaci

Da Sant'Agnello a Piano, contrasti su dove costruirlo 

di Fabrizio Geremicca Il Corriere del Mezzogiorno

In penisola sorrentina fa litigare gli amministratori locali il progetto di costruire nel centro di Sant'Agnello - all'interno ed in ampliamento degli spazi che occupa attualmente il distretto sanitario di base - il nuovo ospedale che dovrebbe servire tutti i Comuni della costa. Il primo cittadino di Sant'Agnello, il cardiologo Tonino Coppola, si è pubblicamente sfilato e si è meritato per questo gli strali in un video del presidente Regione Vincenzo De Luca. C'è poi chi (tra essi l'assessore Anna Iaccarino a Piano di Sorrento) si è mobilitato in soccorso di Coppola, invitando a non lasciarlo solo. Ha avanzato dubbi pure il vicesindaco di Piano di Sorrento, Giovanni Iaccarino, ed hanno preso posizione alcuni consiglieri comunali. Peppe Tito, sindaco di Meta e consigliere della Città Metropolitana, che si è pronunciato anche recentemente affinché l'ospedale unico si realizzi, ha lanciato una sorta di referendum sul suo profilo Facebook nel quale non sono mancati i commenti sfavorevoli all'idea. Massimo Coppola, primo cittadino di Sorrento, vuole si vada avanti.

 

Quello di Vico Equense, Peppe Aiello, più che al nuovo ospedale pensa alla perdurante chiusura del Pronto soccorso del suo nosocomio e dice: «Ne abbiamo chiesto la riapertura da tempo. Sull'ospedale unico siamo ancora alle chiacchiere ed intanto noi soffriamo». Il punto è che c'è un finanziamento che viene da lontano - circa 65 milioni di euro su fondi pubblici - e gran parte dei sindaci non vuole perdere quei soldi, ma in penisola sorrentina è forte pure il timore che in termini di servizi il nuovo ospedale, il quale comporterà la chiusura di quelli di Sorrento e Vico, i quali diventeranno centri di medicina del territorio (Case di comunità) si tradurrà in una perdita netta. Coppola, il primo cittadino di Sant'Agnello, ha recentemente tirato fuori dal cilindro un'alternativa che ritiene praticabile. È una lettera a firma di Maria Grazia Martino, legale rappresentante della Frilan. Propone una permuta tra l'immobile di proprietà della società, che ospita l'hotel Nastro Azzurro ed Occhio Marino Resort sui colli di Piano di Sorrento, ed un edificio dell'Asl nel centro di Sant'Agnello da individuare e da adibire ad albergo. Qualora quest'ultimo non ci sia, Frilan si dichiara disponibile anche a vendere. Nel complesso che ospita attualmente la struttura alberghiera, secondo Coppola, potrebbe essere realizzato il nuovo ospedale unico. I vantaggi? È una zona meno congestionata rispetto al cuore della penisola sorrentina - argomenta il sindaco - ed era già prevista lì, prima dell'albergo, una clinica convenzionata. Il consumo di suolo sarebbe nullo, sostengono inoltre i suoi collaboratori, a differenza di quanto accadrebbe se l'ospedale sorgesse in ampliamento del distretto sanitario a Sant'Agnello, che è circondato da un'ampia zona verde. Coppola prova in sostanza a sparigliare le carte per alleggerire la pressione del governatore e dei suoi fedelissimi intenzionati a procedere senza ripensamenti sulla strada già intrapresa. Che poi ci riesca, è tutto da vedere. Nel corso di questo mese dovrebbe riunirsi il consiglio comunale per discutere le osservazioni alla variante al Piano regolatore generale adottata durante la giunta Sagristani, il vecchio sindaco, per spianare la strada al nuovo ospedale. La variante al piano urbanistico territoriale è stata già adottata dalla Regione, tra le proteste del Wwf della penisola sorrentina.

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